Attesa per il nuovo Dpcm che divide l’Italia in 3 zone
Il premier Conte aspetterà gli ultimi dati, quelli di oggi, per poi procedere con il nuovo Dpcm, è il terzo in 20 giorni. Ancora in bilico coprifuoco e mobilità interregionale, l’unica certezza dovrebbe essere la divisione territoriale in base a circolazione del virus e tenuta del sistema sanitario regionale, che verrà decisa con decreto del ministero della Salute
E’ atteso il nuovo Dpcm, il premier Conte aspetta gli ultimi dati per decidere il piano d’azione del Governo per contenere e mitigare il contagio.
Se diversi sono i punti ancora in bilico: dal coprifuoco che Speranza vuole dalle 18.00 e Conte alle 21.00, alle restrizioni degli spostamenti tra regioni, forse riguarderanno solo quelle a più ampio rischio, sembra invece essere certo il regime differenziato tra le diverse zone del territorio.
Le anticipazioni parlano di un intervento modulato in base alle differenti criticità, verranno valutate la circolazione del virus e la tenuta dei sistemi sanitari di ogni regione. La suddivisione verrà decisa dal ministro della Salute con un decreto.
Il quadro più grave dovrebbe scattare quando l’Rt resta per almeno 3 settimane consecutive sopra a 1.5. In questo caso ci sarà la zona rossa, quindi stop a tutti i negozi e le attività non essenziali (bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, negozi di abbigliamento…), si esce da casa solo per motivi seri e con un’autocertificazione, divieto di spostamento tra le province e in altre Regioni.
Nella zona arancione che attualmente dovrebbe interessare 11 regioni, tra queste anche la Campania, chiuderanno bar, ristoranti e musei, mentre negozi, parrucchieri ed estetisti restano aperti; previsto il coprifuoco serale e didattica a distanza per le scuole superiori.
Nella zona verde- che in questo momento riguarderebbe solo Sardegna, Molise e Basilicata, è prevista l’estensione dello smartworking, centri commerciali chiusi nel weekend, trasporto pubblico locale al 50% e coprifuoco alle 21.
I commenti sono chiusi.