Ministero della Salute: ecco quali farmaci devono essere prescritti per le cure domiciliari

Le direttive del ministero della Salute ai medici di famiglia per i farmaci che devono essere prescritti ai pazienti che possono essere curati a casa evitando di intasare Pronto Soccorso e ospedali. Un provvedimento che arriva con parecchio ritardo: o sette mesi son pochi?

Diminuire la pressione di pazienti sugli ospedali e gestire in modo uniforme sul territorio nazionale le cure dei malati di coronavirus a domicilio, con questo scopo è stato stilato un documento dal Comitato Tecnico Scientifico rivolto ai medici di medicina generale. Oggi si hanno maggiori conoscenze sul virus e si sa che diagnosi e terapia precoci possono aiutare a prevenire temibili complicanze, in quest’ottica il ruolo del medico di medicina generale diventa fondamentale.

Il modello prevede la gestione diretta dei pazienti positivi, dei paucisintomatici e dei pazienti con malattia lieve per i quali è previsto un sistema di visite domiciliari, telemedicina e  monitoraggi telefonici dei medici di base ee di specialisti di diverse discipline che potranno valutare anche le comorbilità.

La malattia viene divisa in 3 stadi, lieve moderata e servera. Solo la forma lieve può essere curata a domicilio e vede come sintomi solo la febbre, tosse e mal di gola, moderata in caso di polmonite con evidenza radiologica e ossigenazione del sangue sui valori di soglia, severa invece quando l’ossigenazione è sotto la soglia e ci sono altre complicazioni.

Per i sintomi febbrili si userà il paracetamolo, in alcuni casi saranno ultili anche gli antinfiammatori non sterodei.

In caso di emergenza si potrà usare il cortisone, ma solo in determinate dosi e precise fasi della malattia perchè potrebbero attaccare il sisitema immunitario del paziente.

No agli antireumatici, che nella prima ondata invece rientravano nei protocolli. Anche gli antibiotici non vengono nominati, mentre gli anticoagulanti come l’eparina vengono indicati per chi ha difficolatà a muoversi anche se utilizzati nei protocolli ospedalieri

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