Infanzia e prima elementare, l’Irpinia dice no al ritorno in classe deciso per domani

La stragrande maggioranza dei sindaci rinvia a dicembre. Anche il capoluogo mantiene chiuse le scuole fino alla prossima settimana. Fa eccezione solo Contrada

Via libera della regione, ma i sindaci frenano. Ed è così che domani in provincia di Avellino, fatta eccezione per pochissimi casi, non si tornerà a fare lezione in presenza. Gli amministratori locali rinviano la riapertura parziale della scuola prevista da palazzo Santa Lucia: ok arrivato per l’infanzia e la prima classe della primaria. La maggior parte dei comuni irpini rinvia a dicembre, la maggior parte addirittura dalla seconda settimana. Fa eccezione Contrada. Il primo cittadino Pasquale De Santis consentirà da domani così come previsto da palazzo Santa Lucia il rientro a scuola per i circa 60 alunni tra materna e prima elementare. “La cosa più facile era dire di no – ha precisato – noi invece diciamo di si, ma non è una sfida, riteniamo i risultati del monitoraggio incoraggianti”. E il sindaco di Contrada fa riferimento anche ai dati diffusi proprio ieri dall’unità di crisi della regione Campania. L’ok alla riapertura è arrivato proprio dopo aver esaminato i risultati dello screening a campione su base volontaria: su 10.590 test antigenici effettuati, solo 35 persone (vale a dire lo 0,33%) sono risultate positive e per questo sottoposte a tampone molecolare per la conferma definitiva del contagio da Covid 19. Nel pomeriggio è arrivata anche la decisione del comune capoluogo: il sindaco Festa ha deciso di tenere le scuole chiuse fino alla prossima settimana.

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