“Contagio in crescita costante”: ecco perché Festa ha chiuso di nuovo le scuole

Il sindaco sfida il Tar e firma la seconda ordinanza di chiusura delle scuole, che resteranno dunque serrate fino al nuovo anno. "Il contagio è passato nelle ultime settimane dal 6% all'11,5%" la motivazione principale del primo cittadino

Come annunciato nella diretta Facebook del sabato sera, il sindaco Gianluca Festa non si è fermato davanti allo stop del Tar e ha firmato una seconda ordinanza di chiusura di tutte le scuole del capoluogo. Niente lezioni in presenza dunque fino a Natale, se ne riparlerà l’anno nuovo (salvo, improbabili, ulteriori ricorsi o colpi di scena).

Per spuntarla sul Tar e mettere al sicuro questa nuova ordinanza stavolta il primo cittadino ha motivato con maggiori dettagli la sua decisione. A partire dall’andamento del contagio nel capoluogo.

Secondo i dati esposti dal sindaco all’interno della sua ordinanza, la curva dell’epidemia nelle ultime settimane sarebbe passata dal 6% all’11,5%.

Una crescita costante, registrata settimana per settimana. Dal 16 al 22 novembre, scrive Festa, la percentuale tra tamponi e positivi si era attestata poco al di sopra del 6%; la settimana successiva, dal 23 al 29 novembre, si è passati all’10%. La settimana seguente, dal 30 novembre al 6 dicembre, si sale ancora fino al 11% per arrivare agli ultimi giorni, dal 7 al 13 dicembre, addirittura all’11,5%. Una percentuale sempre in aumento, Festa si sarebbe appoggiato ai dati degli screening dell’Asl a Campo Genova per calcolare le percentuali (così scrive nell’ordinanza), che dunque testimonierebbero un vero e proprio caso Avellino: mentre infatti nel resto della provincia la curva epidemica è in discesa da qualche settimana, nel capoluogo si starebbe assistendo a un pericoloso aumento, che non lascia certo tranquilli in vista delle festività natalizie e soprattutto dell’eventuale arrivo della terza ondata il prossimo gennaio.

Non solo. Il sindaco spiega che durante il confronto con i dirigenti scolastici delle varie scuole interessate, sarebbe emerso che diversi insegnanti non possono essere a disposizione poiché o risultati positivi al Covid o poiché contatti di positivi e dunque obbligati alla quarantena (il numero totale però degli eventuali assenti in questo caso non è specificato). A questo si deve aggiungere che la vasta operazione di screening sul personale scolastico portata avanti dall’Asl non si è completata, data l’ampia partecipazione.

Inoltre i dirigenti scolastici hanno informato il primo cittadino che già molti genitori, in caso di riapertura delle scuole, hanno avvisato che non avrebbero portato i loro figli a scuola, causando un nutrito numero di assenze.

Infine il primo cittadino fa notare che, mancando pochi giorni alle festività natalizie, la riapertura sarebbe durata solo una settimana.

Per tutti questi motivi, meglio rinviare tutto al nuovo anno secondo il sindaco Festa. Con buona pace dei magistrati del Tar di Salerno e dei genitori “ribelli”.

 

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