La Napoli-Bari e la tutela della risorsa idrica, l’Irpinia nel Piano nazionale di Conte

Corre sui binari il futuro della mobiltià per la provincia di Avellino con il completamento della Napoli-Bari: progetto ribadito nel Piano nazionale di ripresa e Resilienza approvato dal Consiglio dei Ministri.
Un lavoro dettagliato che si articola in 6 missioni: alla voce Infrastrutture per una mobilità sostenibile c’è la estensione del l’Alta Velocità al Sud, con la conclusione della la direttrice Napoli-Bari (spesa complessiva 6 miliardi di euro), appaltati i primi lotti per un valore di circa 2,3 mld: Variante Napoli – Cancello; Raddoppio e velocizzazione tratta Cancello – Frasso Telesino; raddoppio Apice- Hirpinia. Sono in fase di affidamento tutti i restanti lotti e la pubblicazione del bando di gara per l’ultimo lotto relativo alla tratta Hirpinia – Orsara, per un investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro. Già ultimato il raddoppio Bovino-Cervaro. Dal prossimo anno tutti i cantieri della Napoli –Bari saranno operativi. Entro il 2023, con il completamento delle prime tratte (Napoli – Cancello e Cancello – Frasso), partirà il primo collegamento diretto tra Napoli e Bari .
Per stare all’Irpinia un altro capitolo importante è la tutela della risorsa idrica: nel piano si punta a ridurre drasticamente la dispersione delle acque legata ad una gestione poco efficiente di infrastrutture obsolete . Favorire la trasformazione e supportare il consolidamento delle reti , investendo nella manutenzione con sostituzione delle tubazioni. Accompagnare i progetti di investimento con un’azione di riforma che rafforzi e affianchi la governance del servizio idrico integrato, affiancando gli enti interessati con adeguate capacità industriali per la messa a terra degli interventi programmati.

 

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