Scuole, l’ordinanza pro-Dad di Mercogliano fa discutere: Avellino dice no
Crea un caso la scelta del sindaco D'Alessio di concedere la possibilità di seguire le lezioni attraverso la Dad alle famiglie che, per paura del Covid, ne facciano richiesta. Alcuni genitori del resto della provincia chiedono lo stesso ai propri comuni, secco no da parte del capoluogo
Scuole, fa discutere l’ultima ordinanza del sindaco di Mercogliano Vittorio D’Alessio che rischia di creare un discutibile precedente.
Pressato dalle preoccupazioni dei genitori, il primo cittadino ha infatti emanato un provvedimento attraverso cui concede alle famiglie, che hanno timori di mandare i propri ragazzi a scuola, la possibilità di seguire le lezioni attraverso la Dad, la didattica a distanza.
Lo ha fatto sfruttando la possibilità concessa dal governatore De Luca di poter adottare misure più stringenti in base all’aggravio dei dati epidemiologici nel proprio territorio. Nel comune di Mercogliano però gli ultimi bollettini Asl non hanno mostrato nessun aumento dei numeri dei contagi, infatti D’Alessio nella sua ordinanza si limita a richiamare come motivazione “il rispetto dei principi costituzionali del diritto alla salute e del dovere di prevenzione, e sulla scorta dunque del principio di prudenza” e rievocando le contestazioni e le proteste di alcuni genitori, prende dunque la decisione di concedere la possibilità della Dad per chi ne faccia richiesta, nel periodo limitato dal 1 febbraio al 13 febbraio.
Una ordinanza che non è sfuggita al resto dei genitori della provincia avellinese. Da più parti, specie nel capoluogo, è infatti partito il pressing delle famiglie per avere la stessa possibilità all’interno del proprio comune. In città in particolar modo le richieste pressanti dei genitori hanno costretto i presidi a confrontarsi con l’assessore all’istruzione Giuseppe Giacobbe, da cui è arrivato però un secco no. “Nel nostro territorio non ci sono dati epidemiologici tali da poter supportare una decisione simile, un’ eventuale ordinanza pro-Dad sarebbe illegittima”, chiosa, contattato al telefono. Con buona pace delle mamme e papà favorevoli alla Dad, almeno per il momento
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