Parcheggi abusivi al comune, il buon esempio del sindaco Festa
Anche il sindaco Gianluca Festa partecipa alla fiera della sosta selvaggia attorno al comune, lasciando la sua auto in divieto oppure nei parcheggi riservati ai residenti. Ma stavolta non piovono multe
Continua a rivelarsi allergico alle regole e le norme il sindaco Gianluca Festa. Proprio due giorni fa avevamo mandato in onda un servizio sulla sosta selvaggia attorno al perimetro di palazzo di città, causata dalla chiusura, per mancanza del certificato antincendio, del parcheggio del comune. Vi abbiamo fatto vedere le immagini dei tanti dipendenti comunali che pur di parcheggiare il più vicino possibile al posto di lavoro non si sono posti il problema di infrangere regole e codice della strada. Chi credeva però che sarebbero rimasti impuniti, alimentando la leggenda dei privilegi degli impiegati pubblici, sarà rimasto sorpreso positivamente: i vigili puntualmente hanno distribuito multe a tutto spiano, anche ai loro colleghi del comune.
Lezione imparata? Probabilmente sì dai dipendenti, qualcun altro invece sembra essere di coccio. Oppure si sente intoccabile. Fatto sta che il sindaco Festa è stato pizzicato oggi dal consigliere d’opposizione Nicola Giordano a lasciare il suo Suv Mercedes in divieto di sosta, davanti al cancello chiuso del parcheggio di palazzo di città. Una sosta abusiva, durata tra l’altro almeno un paio d’ore.
Un caso unico dettato da un’urgenza, vogliamo provare a salvarlo, e invece ci hanno inviato questa foto di ieri: stavolta il Suv del sindaco è parcheggiato all’interno delle strisce blu. Tutto a posto direte voi: invece no. Si tratta dei parcheggi riservati ai residenti nella discesina attigua al comune. Multe però in questo caso nisba, lo sceriffo Arvonio si è fatto trovare disattento
Da un grande potere derivano grandi responsabilità”, diceva lo zio Ben a Peter Parker, prima che il nipote diventasse Spiderman. Prima invece che i “SuperPoteri Enjoy conferitigli dal Sorriso” (cit.) hanno trasformato Gianluca Festa nel primo cittadino, l’unica raccomandazione ricevuta deve essere stata “Fai quel che ti pare”.
Lo deduciamo dalle strisce colorate di via Matteotti, ancora lì nonostante multe e richiami; dai cori e gli assembramenti di via De Conciliis; dalle procedure per Campo Genova, stigmatizzate anche dai giudici del Tar; dagli affidamenti per la Dogana e i parcheggi, stoppati dall’Anac; dalla pista ciclabile, avviata senza l’ok della soprintendenza; dalle scuole superiori lasciate chiuse fino all’ultimo, unico caso in Europa, nonostante governo e dati dei tamponi dicessero altro. Più che un sindaco un Ras del quartiere, Eccezzziunale veramente
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