Ritorna la movida: giovani in festa, residenti in protesta

Il primo fine settimana senza più coprifuoco toglie i freni ai ragazzi di Avellino che finalmente riacquistano la loro libertà, ma scatena anche le proteste dei residenti di via De Conciliis e dintorni, per qualche eccesso di troppo.

Ritorna la movida nel capoluogo, croce e delizia per la città in cui si riaccende l’eterna contrapposizione tra le diverse generazioni. Da un lato i giovani, con la loro carica di vitalità, frenata da un anno e mezzo di Covid e pronta a esplodere in tutta la sua naturale esuberanza, dall’altra gli over, ormai lontani dai tempi della foga adolescenziale e che ora cercano tranquillità e nottate serene senza schiamazzi.

Stanno facendo il giro del web le immagini del sabato sera appena passato, stavolta non c’è più nessun primo cittadino ad arringare la folla ma lo scenario di via De Conciliis resta lo stesso. Complice anche l’entusiasmo del post partita con la qualificazione dell’Italia ai quarti di finale, i ragazzi, anche minorenni, hanno passato la serata folleggiando fino a tarda notte. Musica alta , caroselli, clacson e schiamazzi l’hanno fatta da padrone assieme al corposo sostegno dell’alcol; i residenti si lamentano per il chiasso andato avanti fino alle 4 di notte, per l’assenza o la poca incisività dei controlli delle forze dell’ordine, ma soprattutto per i cocci delle bottiglie spaccate per terra, le macchine danneggiate, la maleducazione di alcuni giovani che usano i portoni delle abitazioni come urinatoi e diversi principi di rissa, tra urla e spintoni, che nel passato sono arrivati troppo spesso ad estreme conseguenze.

Le istituzioni preparano un rafforzamento dei controlli per la prossima settimana, questo non vuol dire che si deve stoppare il divertimento per i ragazzi: nel giusto equilibrio, oltre alla virtù, sta anche la bella movida