GIORGIO E IL TRIONFO DELLA BELLEZZA

Milano Fashion Week, Collezioni Primavera Estate 2022. Un piccolo esercito di modelle, make-up artist, stilisti, parrucchieri, influencer, fashion victims, attrici e attori, anima la città in questo inizio di autunno 2021 che fa fatica ad abbandonare il clima piacevole di fine estate.

In questo contesto vivace di rinascita e di energie positive, incontro Giorgio Astolfi, specialista di medicina estetica. Anche lui si prende cura del look e dell’immagine, ma lo fa da medico, a prescindere da mode e stravaganze. Giorgio è un medico noto e apprezzato a Milano, un professionista che dedica la vita lavorativa alla ricerca del meglio da offrire ai suoi pazienti in ambito “trattamenti estetici mininvasivi e correttivi”e che si occupa dell’alta formazione di colleghi in Italia e all’estero. Lo fa con passione, precisione, grande serietà. La pandemia ha provocato danni importanti alla sua attività: il primo lockdown del 2020 ha generato una perdita del 40% nei primi sei mesi, tre dipendenti su sei sono rimasti in cassa integrazione, i pazienti hanno interrotto i trattamenti e gli interventi per molte settimane.

Giorgio lo dichiara apertamente: “Noi ci siamo attenuti rigorosamente alle normative e alle disposizioni di legge, quindi abbiamo chiuso. Ma c’è chi ha fatto entrare i pazienti dal retro”. Una realtà piuttosto inquietante e non è la prima volta che ne sento parlare. Ma ciò che più sorprende è che nel 2021 la ripresa di questa attività ha superato ogni aspettativa: sono stati ampiamente superati i numeri del 2019, quando eravamo in pre-pandemia. Nello studio di Giorgio, come in quello di tanti altri suoi colleghi, negli ultimi mesi la domanda dei trattamenti estetici ha avuto un picco altissimo direttamente proporzionale alla ritrovata fiducia, alla voglia di riprendere a vivere e di concedersi qualcosa per sé, dopo mesi di lockdown. “Donne e uomini hanno vissuto tensione, paura, rinunce, perdite e sofferenza. La medicina estetica, se messa al servizio dei pazienti con serietà e nel rispetto della deontologia, sta diventando uno strumento per migliorare la qualità della vita, per dare slancio, fiducia, per aumentare l’autostima. Prendersi cura si sé rappresenta uno stile di vita e concederselo può essere terapeutico anche in momenti come questo. Ecco perché le persone che fanno ricorso ai trattamenti mininvasivi stanno aumentando sempre di più. Il nostro ruolo è quello di correggere, valorizzare, perfezionare. Sono assolutamente contrario a interventi drastici, a modifiche innaturali dalle quali non si torna indietro. La tendenza è quella di rispettare le caratteristiche fisionomiche del paziente senza stravolgimenti ed eccessi. Il talento e il senso estetico fanno la differenza. Tutti possono imparare la tecnica, ma la sensibilità è un dono. La differenza tra un medico e un altro sta in questo talento “artistico” che, abbinato alla tecnica, può dare risultati straordinari.”

La sala d’aspetto di Giorgio è un posto moderno e accogliente. Mi metto dei panni delle signore che tra poco entreranno nella “stanza magica”.  Sono donne di tutte le età, ciascuna di loro è lì per realizzare un desiderio: più bella, più sexy, più fresca, più proporzionata nei tratti del viso, più giovanile, più riposata. Giorgio sa quello che desiderano e soprattutto sa quello che deve fare. Oltre ad essere un “artista della bellezza”, è anche uno psicologo. Le persone si affidano a lui nella certezza di conquistarsi uno spazio di privacy dal quale uscire rigenerati, ma mai trasformati in maschere stereotipate, volgari, inespressive. Giorgio tratta anche gli uomini: manager, imprenditori, tutti coloro che desiderano una correzione nell’ottica della cura di sé e della propria persona a 360 gradi. Le sue pazienti sono modelle, manager, studentesse, imprenditrici, madri, mogli, femmine, donne che hanno il desiderio di ritrovare loro stesse attraverso la ricerca della bellezza e dell’armonia. Una seduta di medicina estetica può essere una vera e propria terapia dell’anima, una iniezione di endorfine, oltre che di prodotti che revitalizzano e modellano i tratti del viso.

Chiedo a Giorgio se c’è competizione tra medici estetici e chirurghi plastici:

Vent’anni fa, nel 60% dei casi, le richieste in ambito estetico si risolvevano con interventi chirurgici. I chirurghi estetici erano riluttanti nei confronti della medicina estetica. Oggi l’85% delle richieste riguardano i trattamenti estetici mininvasivi. La tendenza è quella di rispettare sempre di più l’anatomia e di non snaturare, di proporre interventi di classe. Il settore è in crescita, i giovani sono attratti dalla professione e la domanda è in aumento. Avvertimento da parte di chi, come me, svolge la professione aggiornandosi, studiando e dotandosi sempre di prodotti e materiali di alta gamma: attenzione, anche l’offerta, oltre alla domanda, sta crescendo. Cercate sempre professionisti che operano con prodotti di altissima qualità. Occhio alle offerte al ribasso di alcuni colleghi, non proprio preparati o ben informati su anatomia, fisiologia, tecniche e materiali idonei, che possono rischiare di commettere errori.”

Concludo l’incontro con Giorgio chiedendogli se nel suo settore esiste un divario tra Nord e Sud:

No, non esiste. Al Sud conosco ottimi colleghi e la domanda è in crescita come al Nord. Il gusto estetico, quello sì, è diverso. Per esempio, a Roma alcuni interventi sono meno “discreti” che Milano. Non è un giudizio, ogni latitudine esprime gusti diversi, esigenze diverse, culture diverse.”

Il desiderio di sconfitta della pandemia, dimostrata attraverso l’adesione al vaccino, si è espresso anche attraverso la rivalsa della bellezza sulla paura. Ne siamo tutti molto felici.

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