Omicidio Zeppetelli, svolta l’autopsia: salma consegnata ai familiari per il funerale
Zeppetelli è stato raggiunto da quattro colpi di pistola, l'uomo è morto per dissanguamento. Le associazioni della Valle Caudina intanto hanno indetto per domenica una marcia per la legalità
Sono stati quattro i colpi di pistola esplosi contro Nicola Zeppetelli, il 40enne di Cervinara è morto per dissanguamento. È questo l’esito dell’autopsia sul cadavere dell’uomo, condotta dal medico legale Carmen Sementa su disposizione della procura antimafia.
I quattro colpi di pistola, sparati da Alessio Maglione da breve distanza, hanno colpito Zeppetelli due volte alle gambe, gli altri proiettili sono andati a segno all’inguine e al basso torace. Il 40enne è morto dopo poco, nel frattempo Maglione e Moscatiello si sono dati alla fuga, finita solo 24 ore dopo con l’arresto da parte delle forze dell’ordine.
Il referto medico ora sarà messo a disposizione degli inquirenti ma anche della difesa: i quattro colpi, indirizzati verso la parte inferiore del corpo di Zeppetelli, potrebbero supportare la tesi di Maglione, che durante l’interrogatorio con il gip ha ammesso di aver sparato ma sostenendo anche che le sue intenzioni non erano quelle di uccidere Zeppetelli, avendo cercato di colpirlo solo alle gambe.
Ma le sue dichiarazioni e le intenzioni, che dovranno trovare eventuale conferma anche dalla perizia balistica, potrebbero comunque non bastare a salvarlo dal’accusa di omicidio: il 31enne di Cervinara ha infatti scaricato su Zeppetelli quasi un intero caricatore della sua pistola calibro 22. Tra l’altro i magistrati hanno confermato per ora anche l’aggravante della premeditazione e del metodo mafioso.
Intanto la salma di Zeppetelli, dopo l’autopsia, è stata liberata e consegnata ai familiari per poter celebrare le esequie; mentre le associazioni della Valle Caudina hanno organizzato per domenica una marcia per la legalità
I commenti sono chiusi.