Cervinara, una piazza gremita per l’ultimo saluto a Nicola Zeppetelli

Circa 500 persone si sono strette attorno all'inconsolabile dolore dei familiari di Nicola Zeppetelli, il 40enne ucciso a colpi di pistola davanti al suo circolo. Dall'altare parroco e arcivescovo condannano la troppa violenza, commovente il ricordo e l'addio degli amici

L’intero quartiere di Ioffredo-Castello si è stretto attorno al dolore della famiglia di Nicola Zeppetelli, il 40enne ucciso a colpi di pistola davanti alla porta del suo circolo lo scorso sabato pomeriggio. Un omicidio che ha scosso Cervinara e l’intera Valle Caudina. E circa 500 persone hanno voluto tributare l’ultimo saluto al giovane padre di famiglia.

Gremita come la piazza del quartiere anche la chiesa di San Nicola, ad accompagnare il feretro il commosso cordoglio di parenti e conoscenti di Zeppetelli. Un lungo applauso ha sospinto la bara del giovane all’interno della chiesa; ad officiare la Messa, accanto a Don Angelo Gallo, anche l’arcivescovo di Benevento monsignor Accrocca, che hanno provato a frenare le lacrime della madre e della moglie di Zeppetelli. “Non ci sono parole davanti a una morte ingiusta di un ragazzo buono come Nicola. C’è troppa violenza, troppa intolleranza in giro – ha stigmatizzato il parroco durante l’omelia – serve un cambio di cultura. Perché non si ripetano episodi simili ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte: la morte di Nicola non sia vana, diamo un senso al suo sacrificio e iniziamo a seminare pace e non più odio” ha concluso il prelato dall’altare.

Sulla bara gli amici del giovane hanno appoggiato la sciarpa e la maglia dell’Inter, la sua squadra del cuore; palloncini nerazzurri hanno colorato la piazza centrale del quartiere prima di venire lanciati in cielo, alla fine della Messa il feretro ha attraversato un tunnel umano di fiori prima di venire appoggiato davanti a un piccolo altare realizzato dagli amici del 40 enne davanti al circoletto che gestiva. “Da quando non ci sei ci manca l’ossigeno, ci conforterà il tuo bel ricordo, l’amore, il rispetto, l’umiltà e l’educazione i valori che contrassegnavano la tua persona: ti porteremo in giro con il cuore sempre assieme a noi, ciao pisciò”, i passaggi toccanti della lettera recitata sulle note di una canzone di Ramazzotti: così l’amore degli amici e dei familiari e il fragore dei loro applausi durante l’ultimo addio al giovane hanno provato definitivamente a soffocare la violenza e il rumore degli spari che l’hanno strappato alla vita

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