Tentata estorsione all’Ultrabeat, Romagnuolo ai domiciliari

Tentata estorsione all’ultrabeat, dopo Ferrante anche Romagnuolo va ai domiciliari. Il prossimo 15 aprile dovranno affrontare il processo dopo la richiesta di giudizio immediato

Il caso della tentata estorsione all’Ultrabeat. Alessio Romagnuolo lascia il carcere e finisce ai domiciliari, è stato accolto il ricorso presentato dal suo legale Gerardo Santamaria e dunque attenderà il processo che si terrà il prossimo 15 aprile nella sua abitazione di residenza. Anche l’altro giovane coinvolto Claudio Ferrante è ai domiciliari. I due, oltre di tentata estorsione sono anche accusati di minacce di morte e di danneggiamento. Secondo gli inquirenti lo scorso 18 ottobre i due in evidente stato di alterazione e armati sarebbero entrati nel locale avellinese per vendicarsi nei confronti del buttafuori per una rissa avvenuta due giorni prima e avrebbero preteso soldi dal proprietario minacciandolo: “Se non paghi ti picchio, ti sparo e conosco anche tua figlia “ gli avrebbero detto.

Il titolare dell’Ultrabeat subito dopo quella nottata denunciò i due,  inchiodati anche dalle immagini delle telecamere di sicurezza.

Inoltre qualche giorno dopo vennero sparati copi di pistola proprio davanti l’abitazione di romagnuolo a contrada quattrograna, i due fatti potrebbero essere collegati tra loro.

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