Industria italiana autobus: “ossigeno” per appena tre settimane

Ok alla ricapitalizzazione dall'assemblea dei soci che si è svolta a Roma

Ossigeno per le prossime tre settimane, poi punto e a capo. L’assemblea dei soci azionisti di Industria italiana autobus che si è svolta a Roma ha dato il via libera sì alla ricapitalizzazione annunciata settimana fa, ma non ad un vero e proprio piano di rilancio dello stabilimento di Valle Ufita così come trapelate nell’ultimo vertice ministeriale. Lanciato un salvagente, poco più perché il nodo vero non è stato sciolto, quello relativo alla liquidità: soldi per i lavoratori, la gestione della fabbrica e i fornitori, altrimenti le centinaia di mezzi commissionati non saranno mai realizzati. Nell’assise messi sul tavolo per stipendi e fatture, appena 3,5 milioni di euro. Si pensi che il costo di gestione mensile è di 4 milioni: i conti, dunque, sono presto fatti. L’operazione di ricapitalizzazione, invece, – la posta in bilancio parla di 21 milioni di euro – altro non è stata che una variazione contabile: erano prestiti che gli stessi soci – Invitalia e Leonardo – avevano fatto all’azienda e che ora sono stati tramuti in quote azionarie. Addetti e sindaci restano preoccupati e perplessi. Ed hanno chiesto un nuovo incontro al ministero delle imprese e del made in Italy.

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