Aquilonia, le casette asismiche del 1930 non saranno abbattute. Disposti i lavori di risanamento

La giunta Caputo revoca il provvedimento di demolizione delle "palazzine" del centro storico e trasferisce i fondi destinati all'abbattimento a operazioni di messa in sicurezza e pulizia del quartiere. Esulta il comitato Civico. Venerdì il dibattito al Museo con Todisco e Buonopane

Le palazzine di Aquilonia non si abbattono. La giunta Caputo revoca delibere e determine di demolizione delle casette asismiche del 1930 e apre alla condivisione di idee e proposte per valorizzare il centro storico aquiloniese. Esulta il Comitato Civico locale Palazzine Bene Comune, impegnato da 5 anni nella battaglia a tutela del “patrimonio comune espressione dell’identità e della cultura del posto”. Si inverte la clessidra e si volta pagina.

La 𝗗𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 trasferisce il fondo da 40 mila euro previsto per la demolizione in  progetto di messa in sicurezza e pulizia dell’area. Venerdì 16 giugno alle 16.00 preso il Museo Etnografico di Aquilonia la questione verrà affrontata dal punto di vista culturale: interverranno oltre all’amministrazione comunale, al comitato civico e alle associazioni, anche Francesco Todisco espressione regionale per le Aree Interne e il presidente della Provincia Rino Buonopane.

Come preannunciato dall’architetto Enzo Tenore, responsabile del Museo, l’obiettivo atteso dagli aquiloniesi è poter tornare a percorrere in sicurezza il centro storico del paese. “Apriremo un dibattito con le università che qui hanno avviato diverse sperimentazioni. Parleremo del consumo di suolo, della rifunzionalizzazione di spazi dismessi, di abbandono in chiave possibilista”.

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