Rincari Tari, l’amministrazione si difende: ‘Nessun aumento rispetto al… 2016’
“Non c’è stato nessun aumento, il paragone da fare non è con l’anno scorso ma con il 2016, e si scoprirà che le tariffe sono rimaste sostanzialmente invariate. Il rincaro è rispetto allo scorso anno, ma il 2017 è stato un anno straordinario, dove abbiamo abbassato il contributo del 50% sulla Tari grazie all’emissione a ruolo di circa 2 milioni di euro, recuperati grazie alla lotta all’evasione fiscale. Quest’anno siamo quindi dovuti ritornare alla vecchia tariffa, ma in cambio di un servizio di raccolta rifiuti nettamente migliore”. E’ il giorno della difesa per gli assessori Maria Elena Iaverone e Augusto Penna, dopo le accuse dei rincari sulla Tari per residenti e commercianti, con punte del 40 per cento. In commissione bilancio sono arrivate le dovute spiegazioni
Nessun aumento anche delle rette degli asili nido, delle mense e del trasporto scolastico: la dichiarazione di ente strutturalmente deficitario presupponeva il rincaro al 36% della quota a carico degli utenti, ma il comune per venire incontro alla cittadinanza per i servizi di primaria importanza, ha lasciato invariati i costi, rifacendosi con aumenti sull’utilizzo delle strutture sportive.
Restano due ma: visto che Iaverone se l’è presa con la stampa per le cattive notizie riportate, ci chiediamo perchè l’anno prima lei possa, giustamente, permettere di vantarsi per un abbassamento delle tasse, e a noi non sia concesso, l’anno successivo, di sottolineare i rincari. A conti fatti, i benefici dello scorso anno scompaiono con gli aumenti di quest’anno. E dunque, Tari e patta
Secondo, resta di difficile interpretazione il nodo della variazione di bilancio da un milione e 300mila predisposta alla fine dello scorso anno con cui l’amministrazione ha corretto il costo presunto del servizio di raccolta rifiuti fornito da Irpiniambiente, e su cui furono calcolate le famose riduzioni Tari dello scorso anno. Per Festa quell’ ‘errore di calcolo’ fu galeotto, causando i rincari di quest’anno, per Iaverone e Penna invece l’attribuzione fornita da Festa a quella variazione è erronea. Riproponiamo lo scontro dello scorso 30 ottobre in consiglio comunale, riportando la fedele ricostruzione fatta dai colleghi de ilciriaco.it, su interrogazione ad hoc sul punto del consigliere d’opposizione Francesca Di Iorio:
tratto da ilciriaco.it: All’assessore all’ambiente Augusto Penna la replica sul contratto IrpiniAmbiente: «viene appostata la stessa cifra dello scorso anno. In attesa delle nuove attrezzature e della riorganizzazione della società, l’intero anno 2017, tranne l’ultimo mese e mezzo, ha visto il servizio svolgersi con le stesse modalità, ma non va dimenticato che il nuovo contratto darà più servizi a costi inferiori perché ci sarà la quota di raccolta differenziata attualmente mancante».
Di qui un lungo botta e risposta tra Iaverone e Penna da un lato, e Gianluca Festa dall’altro. Il consigliere “diversamente Pd” (così si è definito) ha rilanciato sul tavolo la questione Tari: «Se in bilancio noi stiamo aggiungendo alla previsione per la Tari un milione di euro, allora vuol dire che per quest’anno c’era una cifra minore rispetto alla quale sono state emesse le cartelle. Il dubbio riguarda l’annualità in cui si andranno a recuperare tali cifre, appostate nel 2017 ma già inviate ai contribuenti. In pratica stiamo dicendo che il risparmio sulle bollette sbandierato da più parti, in realtà non esiste e che a causa di scelte sbagliate ci sarà un aumento del 40%».
Ricostruzione differente da parte di Iaverone: «il ruolo è stato emesso prima della variazione di bilancio, difatti i contribuenti stanno già pagando. La riduzione delle cartelle esattoriali era legata all’iscrizione di mille contribuenti evasori, perché fino ad ora non pagavano la tassa. Ciò dice Festa è da verificare nel 2018. Rispetto al passato ci siamo allineati con l’emissione e l’invio dei ruoli». E ancora Penna che ha ammesso una previsione troppo ottimistica: «si prevedeva un risparmio di 1.5 milioni di euro. Al massimo si tornerà alle cifre dell’anno precedente, il conguaglio, comunque, non arriverà prima del prossimo anno ma per il 2018 non ci sarà un ulteriore aggravio». Di qui la replica di Festa: «avete divulgato la notizia dei risparmi, oggi invece scopriamo la verità che i contribuenti dovranno affrontare l’anno prossimo una spesa di un milione e mezzo»
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