Rincari tasse, Festa: ‘Amministrazione bugiarda’. La Tari diventa tarantella: ma i cittadini non ballano

‘Voglio vedere come spiegheranno ad un commerciante che non ci sono aumenti, quando si ritroverà a pagare di Tari 170 euro mentre invece l’anno scorso ne ha pagati cento. Dalle tabelle che hanno portato alla nostra attenzione si evince che ci sarà un rincaro del 60%’. L’opposizione interna di Gianluca Festa smonta le ricostruzioni dell’amministrazione. E il caso Tari diventa una tarantella, che non farà pero’ ballare di gioia i cittadini, anzi tutt’altro.

Ieri Penna e Iaverone hanno provato a difendersi, sostenendo che non ci sono aumenti, rispetto a due anni fa pero’. Il rincaro è palese paragonando i dati dello scorso anno, ma per gli amministratori il 2017 è stata un ‘annata eccezionale’, dove le tasse sono state abbattute grazie al recupero dell’evasione. Non è cosi’ per Gianluca Festa, che insiste: ‘Nel 2017 – spiega il consigliere – sono stati messi a ruolo 12.7 milioni per la Tari, dimostrino che questa cifra nasce dalla sottrazione dei 2 milioni di tesoretto. Altrimenti c’è un problema di appostamento di cifre in bilancio. Perché dunque – conclude il consigliere di maggioranza – lo scorso anno hanno annunciato risparmi che, ora, si sono rivelati degli aumenti vertiginosi?’ Non piu’ morbida l’opposizione, che promette battaglia in aula

In questo clima, a cui si aggiungono le ire dei commercianti e dei cittadini, rappresentati dalle associazioni di categoria dei consumatori che chiedono a gran voce una marcia indietro, Foti ora dovrà trovare in consiglio comunale 11 consiglieri coraggiosi che approvino le tariffe e quindi gli aumenti. 11 consiglieri che definitivamente sposino le scelte dell’amministrazione. non una decisione da poco alle porte del voto. Per questi 11 da quanto fatto da Foti e le sue giunte, nel bene ma soprattutto nel male, in questi 5 anni, in campagna elettorale non sarà piu’ possibile smarcarsi: perchè sono stati loro ad approvarglielo, fino in fondo

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