Centro autismo, si staccano pezzi d’intonaco: scandalo senza fine

Mentre Asl e Comune latitano, il centro per l'autismo di Valle muore ancor prima di nascere. Lavori completati da mesi, ma l'inutilizzo sta comportando infiltrazioni d'acqua che stanno rovinando le pareti della struttura. Serviranno nuovi interventi e nuovi soldi. Una vergogna lunga 20 anni

Iniziano già a cadere pezzi d’intonaco e a farsi sempre più pesanti ed evidenti le infiltrazioni d’acqua presso il nuovissimo centro autismo di Avellino, dove da mesi sono finiti i lavori ma di consegnare la struttura alle famiglie e ai ragazzi autistivi della provincia di Avellino non se ne parla proprio.

Uno scandalo che dura da vent’anni, tanto è il tempo passato dalla posa della prima pietra a Contrada Serroni; una vergogna amministrativa che non ha precedenti, soprattutto considerata la destinazione d’uso del centro, che doveva essere una eccellenza per l’intero Mezzogiorno, è diventata il suo imbarazzo.

Prima gli anni persi dietro alla questione dei terreni, una pratica risolta in un paio di mesi dal commissario Priolo; ora, con il cantiere arrivato a conclusione, sono i dissapori tra Asl e Comune di Avellino a impedire la sua riapertura. Lo hanno detto gli stessi protagonisti, il sindaco Festa e la manager Asl Maria Morgante, che si sono reciprocamente incolpati di una mancata telefonata o contatto.

Lasciamo a voi ogni commento, il problema, come vedete nitidamente dalle immagini, è che la struttura sta già iniziando a cadere a pezzi senza mai essere stata utilizzata. In teoria il centro dovrebbe ospitare la neuropsichiatria infantile dell’Asl, con una serie di attività e laboratori dedicati agli autistici; dopo gli ultimi lavori del comune l’Asl aveva richiesto una serie di correttivi, che sono stati realizzati. Sono passati mesi, non si è mosso più nulla.

Asl e Comune sostengono che a breve dovrebbe svolgersi un sopralluogo, per poi firmare il tanto atteso protocollo d’intesa con la consegna della struttura a via degli Imbimbo; la manager Maria Morgante promise che una volta inaugurato il centro di Sant’Angelo dei Lombardi si sarebbe dedicata a quello di Avellino. Questi sono gli annunci e le promesse, la realtà ci riconsegna queste immagini che presuppongo nuovi lavori di sistemazione della struttura. Indovinate un pò chi li pagherà?

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