Giunta e programma, Ciampi tira dritto: domani va all’ascolto delle periferie
La casella mail di Vincenzo Ciampi resta vuota, è un buco nell’acqua anche il secondo appello da parte del nuovo sindaco alle forze del consiglio comunale, a cui aveva richiesto le priorità delle loro linee programmatiche. Non ci si attendeva molto in realtà dalla maggioranza all’opposizione del centrosinistra, forse qualcosa in più dai followers, ossia il trio Cipriano, Morano e Preziosi. Ma i tre non condividono il modus operandi dei 5Stelle, e preferirebbero avere un colloquio con il neosindaco per capire quali siano le sue intenzioni su programmi e giunta. Nessuna richiesta specifica, ma quantomeno una condivisione su come si intenda procedere, alla ricerca di una maggioranza perduta lo scorso 10 giugno.
I 5Stelle restano ancora sul chi va là, in attesa che i primi giorni della prossima settimana termini il conteggio delle schede e si proceda alla proclamazione ufficiale degli eletti, valutando se ci siano i margini per presentare un ricorso con conseguente riconteggio. Per quanto riguarda la giunta, ieri Ciampi ha voluto smentire tutte le indiscrezioni fatte uscire ad arte sui giornali: “nessuna trattativa in corso, non ci sono poltrone da assegnare, priorità al programma”. Linea confermata dall’onorevole Gubitosa sulle colonne de ilciriaco.it, anzi, il fresco deputato a 5Stelle si è spinto oltre immaginando una giunta completamente di stampo grillino.
Gianluca Forgione al bilancio, Fiorina Capozzi alle partecipate, Maura Sarno alle attività produttive, Carmine De Angelis ai fondi europei e l’amico di tante battaglie del sindaco Ciampi, l’avvocato Ferdinando Picariello, in qualità di vicesindaco: da qui non si dovrebbe scappare per il nuovo esecutivo, per il resto della squadra si vedrà se verrà confermata la linea pura di Gubitosa o se un confronto con il resto della Santa Alleanza potrebbe portare a una mediazione, con nomi sempre di tecnici, per tenere saldo ‘il fronte del cambiamento’. Poi progamma e giunta alla mano, toccherà sottoporsi all’esame dell’aula: chi si opporrà alla volontà del 60 per cento degli elettori si faccia avanti
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