Ciampi, per governare la strada è tutta in salita
La strada di Ciampi verso Palazzo di Città si fa sempre più tortuosa ogni giorno che passa. Senza maggioranza, con soli 5 consiglieri eletti, e una complicata convivenza con gli alleati, il quadro di una forza che possa governare a lungo appare oggi come poco più di uno schizzo malriuscito.
Il nuovo sindaco ha cercato la via di una condivisione di un programma, cadendo al primo tranello presentato dal centrodestra. La contrastante posizione sui matrimoni omosex mette in evidenza tutta la diversità di vedute all’interno della cosiddetta Santa Alleanza ed è un campanello d’allarme per un sindaco che sostiene di voler andare avanti provvedimento per provvedimento senza una maggioranza chiara. Altro che guardare a quel che fa il centrosinistra: Ciampi rischia di dover fare attenzione soprattutto a chi ha in casa.
Non che poi dall’altra parta arrivino notizie migliori: la coalizione che ha sostenuto Pizza è completamente sfaldata, è vero, ma le titubanze dei 5Stelle possono solo aiutare a rinsaldarsi, mentre le posizioni dei cosiddetti autonomi, come Gianluca Festa e Ettore Iacovacci, non sono affatto una garanzia, anzi, potrebbero rivelarsi i più pericolosi tra gli eventuali sostenitori per Ciampi, se messi nella condizione di poter staccare la spina al momento per loro opportuno.
In questa condizione liquida il primo scoglio per il sindaco non è nemmeno tanto in là da venire: uno dei primi atti sarà portare il bilancio consuntivo licenziato da Foti, e vedere come approvarlo.
E così il vento del cambiamento oggi sembra già un tiepido refolo, e la forza di Ciampi sembra basarsi solo sulla mancata voglia di tutti gli altri di assumersi la responsabilità di mandarlo a casa, almeno per ora: che è tanto per sopravvivere, ma troppo poco per governare
I commenti sono chiusi.