L’Irpinia invecchia e perde residenti. Fnp Cisl: in 5 anni 34mila in meno

I dati diffusi dalla Fnp Cisl IrpiniaSannio fotografa il calo demografico e di residenti negli ultimi cinque anni: quasi 34mila residenti in meno per l’emigrazione e il calo delle nascite senza precedenti. Ad Avellino città mancano all’appello 3.520 persone

Negli ultimi cinque anni in Irpinia la mortalità ha superato la natalità, mentre le città e i paesi perdono costantemente residenti, in fuga per cercare nuove prospettive di vita e di benessere. Questa è la fotografia della provincia di Avellino alla luce dei dati diffusi dalla Fnp Cisl IrpiniaSannio con il segretario generale Raffaele Tangredi. Tra il 2016 e il 2020 il calo demografico è andato accentuandosi, come dimostrano le cifre. Negli ultimi cinque anni l’Irpinia registra quasi 34mila residenti in meno, ma non solo nelle zone periferiche. Il saldo negativo tra nascite, decessi e trasferimenti riguarda tutti i Comuni a cominciare dal Capoluogo. Avellino ha perso in un solo lustro 3.520 abitanti, Ariano Irpino 1.712. Tra i centri maggiormente colpiti dallo spopolamento ci sono centri che nel recente passato erano cresciuti, come Monteforte Irpino, che ha visto calare la sua popolazione residente di 1.343 unità. Da segnalare anche Cervinara, con 1.023 residenti in meno e Volturara Irpina, che scende di 1.041. Sul piano generale, in provincia di Avellino gli abitanti sono scesi da 436.708 a 402.989, mentre aumenta la percentuale delle persone anziane. Quasi un quarto della popolazione generale italiana ha più di 65 anni, un parametro che sostanzialmente si ripete proprio per la mancanza di nascite. Il sindacato conclude che le istituzioni sembrano non valutare adeguatamente i dati. La società civile sempre più anziana richiede un welfare più attento ed efficiente alle esigenze di chi si misura con i problemi della quotidianità. Ma la spesa per servizi socio sanitari è quasi assente nei bilanci dei Comuni.

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