Piscina, il comune annaspa

Piscina comunale, l’amministrazione continua ad annaspare. In perfetta continuità con la consiliatura Foti, la giunta Ciampi non sa che pesci prendere: l’ennesimo vertice a Palazzo di Città si è chiuso con l’ipotesi della rescissione contrattuale con la Polisportiva Avellino che gestisce la struttura, ma ormai sono quasi due anni che il comune minaccia di chiudere i rapporti senza poi trarre conseguenze.

E dire che i motivi ce ne sarebbero fin troppi per chiudere, all’incirca due milioni e mezzo, come gli euro che la società deve al Credito Sportivo e che non sta pagando da tempo, lasciando inevase rate per quasi un milione e duecentomila euro. Debiti che ora rischiano di affossare le casse comunali, in quanto il Credito Sportivo ha chiesto a chi ha garantito, cioè il comune di Avellino, di versare quanto dovuto.

E cosi’ amministratori e dirigenti tentennano: rescindere il contratto significa ufficializzare l’aggravio delle finanze comunali, caricando le spese sulle spalle dei cittadini; e per di più comporterebbe la chiusura della piscina.

Eh già, perchè nonostante sia passato più di un anno dall’inizio della querelle, i tecnici del comune e le amministrazioni Foti e Ciampi non hanno ancora trovato una exit strategy, e non ci si vuol prendere la responsabilità di chiudere la struttura per il tempo necessario a portare avanti il nuovo bando per il successivo affidamento.

E cosi’ anche l’ultimatum dato alla Polisportiva sette giorni fa si è trasformato nell’ennesimo buffetto e le scelte vengono rinviate al prossimo mese. Nel frattempo la Polisportiva continua a incassare iscrizioni e ingressi, lasciando affogare tra i debiti  Palazzo di Città

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