Dalla lettera di Emanuela Sica: “Nessuno ti sarà più fedele”

Ogni venerdì dalla splendida penna di Emanuela Sica, una lettera arriva puntuale per la rubrica della nostra pagina cultura. Quella di oggi è davvero speciale. Le sue preziosissime parole frutto di un’abile scrittrice e di un animo nobile, sono indirizzate a Luca Attanasio, l'ambasciatore italiano in Congo ferito a morte in un agguato, pochi giorni fa, insieme all’autista Mustapha e il carabiniere Vittorio Iacovacci

Ci teniamo a leggere qualche passo da “Nessuno ti sarà più fedele” di Emanuela Sica:

“Non riesco, per quanto mi sforzi, ad arrestare il violento distacco della vita dal tuo corpo, che poi è anche il mio. Di fianco ho altri compagni, figli della stessa umanità, ma tragicamente, severamente colpiti. Io resisto, ci provo, magari ancora un po’, per darti l’ultima carezza”

…e ancora….

“…. lascio uno sguardo, di compassione e dolore, a Mustapha che non si muove, perde sangue senza lamentarsi. È morto, ho visto la scia del suo passaggio, velocissima. Mi chiedo perché e la risposta brucia nella gola. Vittorio invece ha gli occhi sconfitti, respira sempre più lentamente. Ha tentato l’impossibile, provando a farci da scudo ma… è ormai chiaro che le vie del Congo saranno il nostro Calvario”

…e infine…

“Non parlare, non serve, prova a tenere il fiato nei polmoni, fai un ultimo sforzo. Tanto lo so che se dovessi tornare indietro tu rifaresti, non una ma altre cento volte, la stessa via, lo stesso percorso, daresti la vita (la tua, la mia) perché il cuore è così, non batte solo per sé. In fondo se non lo si usa, non lo si smuove, non lo si apre, non lo si trasforma, resta solo un muscolo”.

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