Salone del Libro Torino 2021, tante voci dal Sud a rappresentare l’Irpinia

Tre titoli della “Papavero Edizioni” poi la scrittrice avellinese Angela Vecchione, il libro del giornalista Antonio Guarino e quello scritto dal poliziotto Luigi Giampetraglia insieme alla figlia dodicenne Federica

Al salone del libro di Torino, quest’anno l’Irpinia è presente con divesi autori. Domina la scena la casa editrice “Il Papavero” presente con tre volumi che consegnano tre differenti sguardi sul nostro tempo tra memoria e romanzo di formazione da “In un limbo d’amore” di Diamante Faggiano a “Un minuto, trenta secondi e qualche decennio” di Paolo De Vivo fino a “Sulphur” di Cesare Carpenito.

Prasente anche l’autrice avellinese Angela Vecchione che con Robin Edizioni  ha pubblicato “La Piazza” il libro che ha partecipato al Premio Strega.

Scelto per partecipare al Salone tra gli autori più venduti dalla casa editrice “Castelvecchi” di Roma, Antonio Guarino è un altro rappresentante dell’Irpinia con il suo libro d’esordio “Il secondo tempo dell’amore”. Un romanzo dalle tinte rosa, ambientato a Torino e ad Avellino che esplora la fragilità e la tenacia di un amore destinato a misurarsi con la dimensione del dolore.

“Di Draghi, di Streghe, di Pianeti Lontani” invece è il libro di Terebinto Edizioni scritto Luigi Giampetraglia insieme alla figlia dodicenne Federica allo scopo di promuovere il diritto dei ragazzi con dislessia a una lettura semplificata. Partecipa al Salone all’interno dell’iniziativa “Poliziotti scrittori” organizzata dalla Polizia di Stato.

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