Dodi Battaglia: musica, immagini, parole. “Nelle mie corde”

Inedito, brillante, ironico, padrone assoluto del palcoscenico. Donato Battaglia, in arte Dodi, storico chitarrista dei Pooh, ha debuttato due sere fa sul palcoscenico del Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano in occasione della prima nazionale dello spettacolo “NELLE MIE CORDE CANZONI E SORRISI”.

Si tratta di un Tour che attraverserà l’Italia da Nord a Sud e che offrirà al pubblico l’opportunità di avvicinarsi all’artista in modo totalmente nuovo, intimo, coinvolgente.
Per la prima volta Dodi presenta una selezione delle sue chitarre leggendarie e più rappresentative del suo percorso musicale svelando aneddoti, retroscena, ispirazioni della sua lunga, intensa, vivida carriera. Sul palco Dodi è autore e interprete di sé stesso in un racconto che percorre in modo originale i tanti anni di carriera vissuti “tenendo in braccio” le sue amate “bimbe” – come le definisce lui – sempre protagoniste e sempre complici del suo lavoro e del suo successo.

Un recital raffinato che mette insieme musica, parole e immagini pubbliche e private. Una dichiarazione d’amore nei confronti delle sue “compagne di viaggio”, delle sue chitarre più uniche che rare acquistate negli anni all’insegna della ricerca maniacale. Strumenti costruiti da liutai d’oltreoceano legati al mondo del Rock con la “R” maiuscola. Dodi è un musicista italiano riconosciuto e stimato a livello internazionale sia dai colleghi sia dagli addetti ai lavori, nonostante il suo temperamento schivo e riservato lo abbia sempre tenuto lontano da certi riflettori.

In questa performance teatrale si “confida” attraverso la storia dell’evoluzione della musica italiana, delle sue esperienze nelle sale di incisione, spesso con colleghi della portata di Vasco Rossi, delle sue chitarre esposte orgogliosamente sul palco.
Il pubblico è curioso, emozionato, intento a cogliere ogni sfumatura delle sue parole e dei suoi solfeggi. Lo spettacolo, che sicuramente non passerà inosservato, è magistralmente scritto e diretto dal noto regista Fausto Brizzi, autore del film di “La notte prima degli esami”.

Il ritmo, l’energia, la delicatezza e allo stesso tempo la potenza scenica di Dodi e delle sue chitarre, accompagnano il pubblico in un viaggio sofisticato fatto di ricordi, sogni, rivelazioni, brani famosi o meno famosi, proposti dall’artista con intensità ed eleganza, con l’immancabile passione di sempre.
È proprio il caso di dire ciò che il pubblico gli dice: “Dodi, non ce n’è per nessuno!”
Durante tutto lo spettacolo, l’artista è accompagnato da una voce femminile fuori campo, calda e seducente. Si tratta della “sua memoria”. Irriverente, provocante, nascosta, la “signorina memoria” lo interroga, lo punzecchia, lo stuzzica, invitandolo a prendere una chitarra dopo l’altra. Dodi ci sta, si mette in gioco, sfida la “sua memoria” con arguzia, brio, tanta ironia e voglia di stupire.

Uno dei momenti più intimi di questo spettacolo è sicuramente l’omaggio al collega e “fratello” Stefano d’Orazio, che proprio a novembre di due anni fa se n’è andato lasciando un grande vuoto nel mondo della musica leggera italiana e nel cuore di tutti coloro che lo hanno amato. Dodi lo ricorda con parole cariche di affetto sincero e di spiritualità, regalando al pubblico un momento intenso e commovente, sfociato in una calorosa “standing ovation”.

Rimango colpita dalla presenza di un pubblico sfaccettato: oltre ai cosiddetti “boomers”, il teatro ospita anche ragazze e ragazzi poco più che adolescenti totalmente immersi nei solfeggi e nei virtuosismi di Dodi, intenti recitare a memoria tutti i testi dei brani del passato.

La sua poesia musicale sembra sospesa, senza confini, senza tempo.
Davvero interessante per voce, grinta e presenza scenica, Eleonora Lombardo. Attrice, cantante e aiuto regista, è lei la “signorina memoria” che ad un certo punto si rivela al pubblico, celebra Dodi, canta con lui, abbraccia una chitarra e consolida l’entusiasmo di un pubblico trascinato, appagato, decisamente felice.
Caro Dodi, una volta mi dicesti: “Quelli come noi non li fanno più”. Mi sa che hai proprio ragione!

Mi auguro però che la musica non si fermi, che sulla scia del tuo talento e dal tuo interesse nei confronti delle nuove generazioni possano nascere tante nuove stelle capaci di sfidarsi e, perché no, di sfidarti, magari suonando la chitarra con te.
Nel frattempo, buon proseguimento e buon viaggio!

Prossime date del Tour:
12 e 13 novembre Roma;
25 novembre Assisi;
13 gennaio Taranto;
15 gennaio Lecce;
27 gennaio Montecatini;
3 febbraio Varese;
18 febbraio Bergamo;
5 marzo Alessandria;
6 maggio Torino.

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