Governo regionale delle acque in Campania nel 2023, via alle procedure
Nel 2023 si attua il Ciclo integrato delle acque della Campania. Via alle procedure per il nuovo assetto che istituisce un governo unico per la gestione delle principali fonti idriche e degli acquedotti strategici
Entro il 2023 il Ciclo integrato delle Acque in Campania sarà realtà. La Direzione Generale per il Ciclo Integrato delle acque e dei rifiuti dovrà proporre alla Giunta Regionale nelle prossime settimane un piano operativo per costruire il servizio idrico integrato della Grande Adduzione Primaria di interesse regionale. Nella sostanza prenderà forma il governo regionale delle principali fonti idriche e degli acquedotti strategici presenti in Campania, a partire dalla formulazione di quello che sarà il soggetto gestore. Ai 2 grandi blocchi già controllati dalla Regione, cioè l’ACQUEDOTTO DELLA CAMPANIA OCCIDENTALE e l’ACQUEDOTTO DEL TORANO BIFERNO si aggiungono IL COMPLESSO DELLA DIGA DI CAMPOLATTARO e, soprattutto, l’ACQUEDOTTO detto della NORMALIZZAZIONE, che attinge dal Fiume Calore. Passano sotto la titolarità della Regione Campania le sorgenti di CASSANO IRPINO E DI BAIARDO A MONTEMARANO. Per Cassano e Caposele, dove ci sono impianti gestiti dall’Acquedotto Pugliese, le infrastrutture rientranti negli schemi idrici della Regione Puglia saranno stralciati. Per Baiardo, le fonti saranno trasferite dall’ALTO CALORE SERVIZI SPA direttamente alla Regione Campania.
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