IL CORSIVO – Terzo mandato ed Europee: il Centrodestra sul vulcano

I giochi sul terzo mandato dei governatori sono chiusi, nel senso che non se ne farà niente. Al di là del recente voto negativo al Senato, il “requiem” è stato recitato ieri, seppure in forma indiretta, dallo stesso Matteo Salvini, ovvero dal più accanito sostenitore della possibilità di portare a tre le legislature regionali consecutive con lo stesso presidente di giunta.
Il leader della Lega e vicepremier ha colto l’occasione della tappa a Padova del suo tour “L’Italia dei sì” per dire: “Ho un’idea per Luca Zaia. Sarebbe utile un difensore del Veneto in Europa”. Tradotto: il governatore deve rassegnarsi, il terzo mandato è morto e seppellito, lo candidiamo alle europee. Una dichiarazione di resa ormai incondizionata che però non è affatto piaciuta al diretto interessato. La replica di Zaia attraverso i cronisti è stata immediata e dura: “Ciclicamente vengo candidato a qualsiasi carica immaginabile. Tutti dibattono del mio futuro. Ma sapete che c’è? All’ora giusta, deciderò io. Non ho l’ansia del terzo mandato, non perdo il sonno per questo”.
L’altro requiem l’ha recitato il segretario di Forza Italia, ministro e vicepremier anch’egli, Antonio Tajani: “Il terzo mandato non andrebbe bene neanche se fossero tutti di Forza Italia i presidenti di Regione. Dieci anni di governo nella mani di una sola persona credo siano sufficienti. Poi saranno i cittadini a scegliere il successivo presidente”.
E il partito della premier cosa dice? Nessuna ulteriore dichiarazione esplicita dopo le posizioni già tante volte espresse e confermate formalmente con il voto contrario compatto in Senato pochi giorni fa. FdI va già molto oltre: in Veneto si vota nel 2025, un tempo più che sufficiente per pensare ad un proprio candidato alla presidenza. Insomma, un altro serio motivo di scontro con la Lega.
Qualcuno (Matteo Renzi) ha detto qualche settimana fa che le tensioni latenti nel centrodestra al governo potrebbero esplodere molto prima di quanto si possa immaginare. La storia del terzo mandato è marginale rispetto al resto dei problemi. Uno per tutti: il risultato che verrà fuori dalle urne delle europee. Fratelli d’Italia sembra ben messo, Forza Italia promette sorprese, la Lega appare prossima al naufragio.
Chissà, chissà! Può accadere davvero tutto. E con il vento che tira, i soli scongiuri, d’ogni natura, potrebbero non bastare più.

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