Covid, cosa fare in caso di contatto stretto con un positivo

Con l’esplosione di contagi è tornata la paura e crescono le richieste di persone che scoprono di avere avuto contatti con persone positive. Vediamo come funziona adesso il sistema

Coronavirus, con l’esplosione di contagi è tornata la paura e crescono le richieste di persone che scoprono di avere avuto contatti con persone positive. Vediamo come funziona adesso il sistema. Al momento, il sistema della quarantena si basa sulla differenza tra contatti stretti e non. E’definito contatto stretto chi vive nella stessa casa con un caso di covid 19, chi ha avuto un contatto fisico diretto – come una stretta di mano con un positivo-  chi ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso covid (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati), chi è stato faccia a faccia con un positivo, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti. Chi è stato in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d’attesa dell’ospedale) con un caso covid-19 in assenza di DPI idonei. Una persona che ha viaggiato su un mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso covid19.

Cosa bisogna fare in questi casi? Contattare il proprio medico che allerterà il dipartimento di prevenzione dell’Asl che disporrà la quarantena e la sorveglianza. In linea generale, chi ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni può uscire dopo 7 giorni di isolamento con un test antigenico o molecolare negativo. I non vaccinati devono aspettare 10 giorni prima di sottoporsi al test.

Un contatto a basso rischio,  è chi ha avuto un incontro faccia a faccia con un soggetto positivo, a distanza inferiore a due metri e per meno di 15 minuti, e chi è stato in un ambiente chiuso o ha viaggiato con un caso Covid per meno di 15 minuti. Non è prevista la quarantena per questo tipo di contatto se è stato completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni.

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